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Il Baron Gautsch fu una nave passeggeri della marina austriaca, costruita a Trieste nel 1913, per conto dei Lloyd austriaci, e affondata davanti a Rovigno, a 7 miglia dall’isola di Brioni in Croazia il 13 agosto del 1914.
Partita la mattina dal porto di Lussingrande verso Trieste alle 14.50, navigando troppo vicino alla costa dalmata, entro’ in un tratto di mare minato proprio dalle stessa marina austriaca, nonostante i segnali di allarme ricevuti dal posamine Basilisk, affondando quindi a causa di un urto con una mina. Circa 245 persone morirono nel naufragio; il capitano ed il primo ufficiale, sopravvissuti al disastro, vennero posti agli arresti a Pola.
Dopo la prima guerra mondiale, il suo relitto, affiorante venne usato come bersaglio dalla marina jugoslava, oggi si trova su di un fondale a circa 40 metri di profondità e, completamente colonizzato dalla fauna marina, e’ meta di immersione per numerosi subacquei
Il Baron Gautsch era un piroscafo appartenente al Lloyd Austriaco e seguiva la rotta tra Lussin Grande e Trieste.Costruito in Scozia nel 1908. Siamo nel periodo della prima guerra mondiale e il barone era stato requisito dalla Marina Militare austriaca per il trasporto delle truppe dalla Dalmazia a Trieste. Quel suo ultimo viaggio era il primo dopo che era tornato ad essere un Piroscafo passeggeri e il comandante era stato sostituito da uno militare a uno civile. Alle ore 11.00 del 13 agosto 1914, il “Baron Gautsch” salpava dal porto di Lussingrande, diretta verso Trieste dove era previsto l’arrivo per le ore 18.00. La nave doveva mantenersi al largo per evitare una zona di mare minata dalla stessa Marina Austriaca. Alle 15:45 la nave affondò in pochissimi minuti: delle 300 persone a bordo 130 morirono affogate. Pesanti accuse caddero sull’equipaggio, che si salvò quasi integralmente: molte scialuppe non furono calate in mare a causa della loro cattiva manutenzione e i salvagente erano chiusi a chiave negli armadietti poiché si voleva evitare che i passeggeri di terza classe li utilizzassero come cuscini durante il viaggio. In definitiva l’equipaggio fu accusato di aver pensato a salvare la propria pelle invece di pensare ai passeggeri (moltissime donne e bambini). Gli ufficiali inquisiti furono poi tutti assolti e continuarono la loro carriera senza nessuna conseguenza.Si Narra che il capitano fosse in dolce compagnia sostituito dal suo secondo, che a sua volta era andato a pranzo e si era fatto sostituire dal terzo ufficiale, poco esperto……
Il Baron Gautsch giace a 40 metri sul fondo del mare ancora diritto e con la prua orientata nella direzione che aveva prima del naufragio. Ciò che rende particolarmente affascinante l’immersione è lo stato di conservazione del relitto. Le immersioni possibili sono molte, a partire da quelle esterne di difficoltà media, fino ad arrivare ad esplorazioni tecniche degli interni. Una parziale penetrazione all’interno del relitto è possibile, i ponti superiori si lasciano infatti visitare senza particolari difficoltà. Stando sempre attenti ai possibili cedimenti derivati anche da un battito di pinne troppo forte. L’immersione ad aria ci da da il tempo necessario solo per una veloce visita al relitto, in curva di sicurezza. Poiché la parte più interessante è il ponte passeggiata che si trova a una trentina di metri, se disponete di un brevetto Nitrox,usatelo, avrete più tempo di permanenza.